Garbriella Carlucci 2195 - un attacco alla gola dell'internet in Italia


Basta che uno si volti per un paio di giorni, rimanendo in arretrato nella lettura delle notizie, che il governo pseudofascista che ci ritroviamo mette al vaglio una norma che sembra impossibile non considerare dittatoriale.

Per scelta in genere preferisco tenere le mie idee politiche per me stesso, almeno online (in fin dei conti perché mai dovrebbero importare a qualcuno?), ma questa volta mi sembra decisamente il caso di fare uno strappo alla regola, visto il baratro verso cui, a quanto pare, ci stiamo avviando.

Per prima cosa ricordo che il nostro paese è uno dei pochi ad applicare sistemi di filtraggio sui contenuti del web, in bella compagnia di paesi notoriamente molto democratici come Cina e Corea del Nord, in teoria "solo" per quanto riguarda siti con contenuti pedopornografici, di scommesse non autorizzate e che permettono l'acquisto di tabacchi d'importazione illegale (guarda caso, due delle "tipologie" di siti bloccati riguardano due monopoli di stato, mentre l'attacco ai "siti pedofili" era indubbiamente molto semplice da far mandar giù all'opinione pubblica), ma se per caso ci va di mezzo anche qualcun altro non c'è nulla di strano…

E ora, passiamo alla terrificante novità…

Nella seduta della camera dell 11, cm, l'onorevole Gabriella Carlucci ha presentato un disegno di legge (2195, per l'appunto) che ha come obiettivo il "assicurare la tutela della legalità nella rete Internet".

Gli stralci di questo disegno di legge finora trapelati all'esterno della camera (e del Partito, suppongo…(rolleyes)) hanno a dir poco dell'orwelliano, al punto da sembrare quasi incredibili…

In particolare colpisce l'articolo 2, comma 1:
E' fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima.

In altre parole, il 99,999% dei siti attuali diventerebbero potenzialmente illegali, questo incluso, ovviamente, e quello della Carlucci pure. Si salverebbero giusto alcuni dei siti ancora completamente "monodirezionali", in cui il visitatore può solo consultare il sito, senza partecipare realmente alle sue attività, e quei pochi che già richiedono un nome vero per partecipare (in tutti questi anni di navigazione me ne ricordo ben due, nessuno dei quali aveva effettivamente i mezzi per verificare la correttezza dei dati forniti).

Ma ovviamente l'internet non è una cosa esclusivamente italiana, se sarebbe forse possibile, anche se difficile, per il governo applicare una norma simile ad un sistema di comunicazione nazionale diventa del tutto impensabile il far accettare la cosa all'esterno…

Ed ecco che il comma due subito provvede a speecificare che
I soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o indentificabilì, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1. sono da ritenersi responsabili - in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime - di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato,

Quindi sì, non avevamo capito male: l'idea era proprio quella.

L'articolo 3, dopo aver precisato che dall'entrata in vigore della legge in poi qualunque sito sarà considerabile, nele procedure per diffamazione, come una testata giornalistica (troppi blog scomodi? Tipo quello di Beppe Grillo?), spiega chi dovrà far applicare la legge e come:
Qualora insormontabili problemi tecnici rendano impossibile l'applicazione di determinate misure, in particolare relativamente al diritto di replica, il Comitato per la tutela della legalità nella rete Internet (di cui al successivo articolo 3 della presente legge) potrà essere incaricato dalla Magistratura competente di valutare caso per caso quali misure possano essere attuate per dare comunque attuazione a quanto previsto dalle norme vigenti.

"Insormontabili problemi tecnici"…Quindi almeno il dubbio si è posto loro…(rolleyes)
Quindi questo "comitato per la tutela della legalità della rete" sarà incaricato, dietro ordine della Magistratura (ma per quanto?), di eliminare l'illegalità dalla rete…
Inutile dirlo, si tratterà di "filtraggio". Di censura. Facilmente applicabile a qualsiasi sito web in circolazione, senza bisogno di motivazioni se non un "viola la legge 2195" permettendo di inserire commenti senza previa autenticazione.

Personalmente trovo il tutto terrificante.

Se ne volete sapere di più…
-ZeusNews;
-Punto Informatico;
-italianspot;
-Quinta's weblog;
Tutti siti che diverrebbero fuori legge, ovviamente.(frusta)


Articolo tratto da: Jack Overfull Home Page - http://www.jackoverfull.com/
URL di riferimento: http://www.jackoverfull.com/index.php?mod=read&id=1235111647-it